Lettera aperta a Marco Giorgianni Sindaco di Vulcano, Sicilia

 

 

 

al Sindaco di Vulcano (Sicilia)

gent.mo Signor  Sindaco Marco Giorgianni,

Sono Paola Graziella Vallelunga e da alcuni articoli web abbiamo appreso che una delle isole piu belle della Sicilia che Lei rappresenta come primo cittadino al momento mette in pericolo la salute dei cittadini e dei turisti.

Come persona ma anche in qualità di  Presidente del partito politico Rinnovamento per l Italia che rappresento sono a chiederLe quanto ci sia di vero in tutto questo e se effettivamente le condizioni della spiaggia detta delle ‘acque calde‘ che si trova proprio davanti alla frequentatissima ‘vasca dei fanghi‘,sia cosi pericolosa a causa delle esalazioni tanto da mettere in pericolo la vita dei bagnanti.

Personalmente combattiamo  insieme al Segretario Politico Nazionale Francesco Maurizio Mulino e a tutti i nostri coordinatori,tutte quelle situazioni politiche che a causa di eventuali negligenze  mettono in pericolo la vita delle persone e sopratutto dei piu indifesi quali bambini e anziani essendo  importante tutelarli causa essere esposti con piu facilità a malori per il fatto di avere un sistema immunitario piu debole… Come è possibile che un Sindaco quale "ufficiale di governo" del Comune che rappresenta  che deve intervenire con immediatezza per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini  e che dovrebbe garantire la vita dei cittadini che rappresenta abbia peccato e pecchi, se è vero cio che apprendo dai giornali di cotanta negligenza ?E’ mai possibile che un Sindaco che  dovrebbe avere come priorità la  tutela della vita della gente possa peccare di menefreghismo?personalmente  non credo e al momento non avendo da parte Sua alcuna risposta  attendo che mi possa informare sulla reale situazione  di pericolo  tramite email al fine di poter capire come stanno realmente le cose  e per tale ragione non esprimo al momento alcun rimprovero se non quello che esprimerebbero tutti in medesime circostanze….

Le anticipo  per una questione di correttezza che invierò questa nota anche ad alcuni giornali che solitamente ci pubblicano .

Un cordiale saluto, resto in attesa di un suo eventuale riscontro.

Paola Graziella Vallelunga

La Presidente di Rinnovamento per l’Italia

Paola  G.Vallelunga

ph. + 39 347 660 2204

presidente@rinnovamentoperlitalia.tv

www.rinnovamentoperlitalia.eu

www.rinnovamentoperlitalia.org

www.rinnovamentoperlitalia.it

www.graziellavallelunga.altervista.org

 

Saronno: Mulino a Fagioli no a registrazione Matrimoni Gay

Caro Silighini se qualcosa in comune tra noi c’è è proprio la questione dei Matrimoni Gay, anche noi non condividiamo l’iscrizione dei Matrimoni Gay nel Pubblico registro dei Matrimoni tradizionali, ma preciso però che nulla vieti la possibilità di istituire un Pubblico Registro Civile di sposi Gay a patto che questo avvenga a seguito di modifiche di legge a garantire il rapporto tra famiglia ed adozioni per noi concedibili solo a coppie non diversamente sposate cioè tradizionali. Pochi mesi sono passati da quando io e la Presidente Paola Graziella Vallelunga abbiamo denunciato presso la Polizia di Milano il Sindaco di Milano quello di Roma e di Bologna per aver trascritto i Matrimoni Gay nei Registri. Quella denuncia facilmente rintracciabile sul web, fu poi archiviata dal Procuratore capo della Procura di Milano Edmundo Bruti Liberati che esordì sui quotidiani dicendo che Pisapia (Sindaco di Milano) non era indagato e che le denunce erano ad opera di ignoti, ancora devo capire cosa c’era di ignoto nelle denunce fatte da noi ed immediatamente pubblicate via internet, così come devo ancora capire la fatica di Bruti Liberati nel recuperare le Prove visto che i Registri se non li hanno spostati per l’avvento di un fantasioso tzunami sono ancora custoditi in Comune, inoltre la questione aveva preso immediatamente risalto nazionale. Il punto principale della Denuncia e che esistono delle regole ed il primo cittadino deve dare l’esempio nel rispettarle (e questo secondo me è indiscutibile), politicamente invece è una maniera viscida, pericolosa e indegna di far politica sostituendosi ai cittadini su un tema di tale importanza, la decisione di registrare o meno sui Pubblici Registri i Matrimoni doveva spettare al Parlamento sentiti i cittadini attraverso Referendum popolare e non ad alcuni Sindaci che usando la loro autorità per interessi politici di parte stravolgono un sistema consolidato al solo scopo di conservare l’elettorato Gay.  Non sapendo ad oggi quanto tempo resterà in carica il Sindaco perché è ancora pendente il nostro ricorso al TAR,  non credo che il Sindaco Fagioli voglia fare come Pisapia e Marino ecc…, a meno che Matteo Salvini improvvisamente non decida di indossare una nuova maglietta a tema….,  comunque se il Sindaco di Saronno dovesse decidere di registrare i Matrimoni Gay riceverebbe la sua prima denuncia da Sindaco, cioè la mia.
Francesco Maurizio Mulino
Segretario politico nazionale
del Partito Rinnovamento per l’Italia