Padova, sacerdote usa i soldi della Caritas per i suoi vizi

La procura di Padova ha accusato un prete di Legnaro per appropriazione indebita di denaro. Il religioso, che avrebbe attinto per le proprie spese personali dall’eredità che un farmacista ha devoluto alla Caritas, ora si trova agli arresti e si è dimesso.

Sembra una storia da fantascienza, ma il paese di Legnaro è rimasto sbigottito dalle accuse che la Procura di Padova ha mosso contro il religioso. Auto, moto, biciclette e festini a luci rosse con le più belle escort Padova. Questi, e non solo sono i vizietti che il sacerdote si è permesso grazie ai soldi lasciati in eredità alla Caritas. Una parte del lascito, finiva nei conti del religioso, che ne usufruiva a per le proprie spese e quelle della sua famiglia.

La procura, che ora ha emesso un ordinanza di sequestro preventivo dell’eredità, si sta attivando per verificare tutti i movimenti finanziari del religioso e della sua famiglia.

A lanciare le accuse, sono stati alcuni dei più assidui parrocchiani di Legnaro. Insospettiti dagli acquisiti che il religioso aveva iniziato a permettersi dopo la morte del generoso farmacista.

Dopo la morte del 83enne farmacista e la successiva nomina del sacerdote come custode delle fortune lasciare in eredità; il tono di vita del religioso ha avuto una inspiegabile virata verso il lusso. I 14 milioni di Euro e l’abitazione del farmacista, lasciati in eredità alla Caritas e alle persone più bisognose, invece erano utilizzate per fini meno benefici.

Il vescovo di Padova, dopo lo scoppio di questo caso mediatico ha accettato immediatamente le dimissione del sacerdote di Legnaro. Le motivazioni della sua scelta, sono per tutelare la comunità di Legnaro e per permettere alle forze di polizia di procedere al meglio con le indagini.